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domenica 22 febbraio 2009

Sanremo 2009 (Conclusioni)

E’ doveroso dare un commento finale a questo Sanremo che ho seguito nella sua totalità. Uno spettacolo davvero interessante, diverso dagli altri anni nei quali per tenere gli occhi aperti ci voleva proprio grande forza di volontà! Le scelte di Bonolis riguardo alle canzoni sono state in alcuni casi azzardate, ma vincenti (vedi Premio della Critica Mia Martini agli Afterhours). Mi ha delusa la scelta di dare al televoto completo potere nella decisione finale. Ovviamente mi hanno anche delusa il terzetto finale e il vincitore. Dare potere al televoto non vuol dire far vincere la canzone più bella, ma il cantante con più fans. Questo è un errore grave, commesso nei confronti della musica, che viene ferita in modo piuttosto vistoso dai mostri notorietà e pubblicità. Vince Marco Carta perché si porta ancora dietro tutte quelle fans che lo hanno portato alla vittoria anche ad Amici. Arriva secondo Povia, per tutta la pubblicità che la polemica con l’Arcigay l’ha accompagnato. E arriva terzo Sal Da Vinci, sconosciuto ai più, ma che porta al Festival un genere che i praticanti del televoto adorano. Beh io avrei composto una giuria finale con radio locali, direttori d’orchestra e perché no qualche famoso blogger super seguito che forse ha più capacità critica ed è più informato di altri. A Mediaset hanno affermato di aver vinto loro vista la provenienza televisiva di Marco Carta. Sarà allora un caso che la concessione di Maria De Filippi alla Rai abbia portato alla vittoria proprio un cantante di nascita mediasettina? Chissà. Non mettendo il televoto questo dubbio probabilmente non si sarebbe insinuato nella mente di nessuno, perché non avrebbe vinto Marco Carta.
Per quanto riguarda le Proposte il discorso cambia. Tutti d’accordo sulla vincitrice che personalmente già al primo ascolto avevo decretato come tale (e non sono stata l’unica!). L’insolita Arisa è stata una manna dal cielo tra tutte quelle solite canzoni! I premi hanno ben inciso nella storia del Festival di Sanremo il suo passaggio. Mi auguro che non si perda, com’è successo ad altri, e continui su questa strada. L’aver scovato una persona così unica ha aiutato Sanremo a compiere i sui passi avanti.
Seguo Sanremo da sempre (relativamente poco vista la mia età, relativamente tanto fatta la proporzione con i pochissimi anni nei quali non l’ho visto, perché troppo piccola!), ma quest’anno si è rinnovata la mia passione. Ci sono stati anni nei quali la noia aveva superato di gran lunga il piacere e mi aveva fatto evitare di vedere tutte le serate. Non è andata così con Sanremo 2009, anzi posso anche dire che un po’ mi mancherà.

Premi:

Artisti - Classifica finale
1) Marco Carta – La forza mia
2) Povia – Luca era gay
3) Sal da Vinci – Non riesco a farti innamorare

Artisti - Premio della critica Mia Martini
- Afterhours – Il paese è reale

Artisti – Premio Sala Stampa Radiotv
- Povia – Luca era gay

Proposte – Vincitrice
- Arisa – Sincerità

Proposte – Premio della Critica Mia Martini
- Arisa – Sincerità

Proposte – Premio Sala Stampa Radiotv
- Arisa - Sincerità

giovedì 19 febbraio 2009

Sanremo 2009 (giorno 1 e 2)

Cambiato direttore artistico/conduttore Sanremo è diventato un’altra cosa rispetto all’anno passato. La formula prevede l’eliminazione la prima sera di tre Artisti ai quali si aggiungeranno i tre eliminati la seconda. Tra i sei infine verranno effettuati i ripescaggi tramite televoto. Le Proposte sono dieci in tutto: quattro si esibiscono alla fine della prima serata, gli altri sei alla fine della seconda.
Ora un po’ di giudizi vari, ma soprattutto sempre molto personali! Una precisazione: il giudizio scritto deriva solo dal primo ascolto, mentre il voto nasce al termine della seconda serata, quindi ad un secondo ascolto (escluso per i primi tre eliminati e per le Nuove Proposte che si sono esibite solo una volta).

Artisti

DOLCENERA – Il mio amore unico
Dolcenera si presenta senza gli occhi neri (diciamo pure pesti) di sempre, con un look più da “signorina”.
Ritmo e orecchiabilità non tolgono apprezzabilità ad una canzone piacevole.
Basta il primo ascolto per capire questa canzone.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Io ti ferirò io ti guarirò vuoi capirlo o no che ti devi arrendere”.
VOTO: 8

FAUSTO LEALI – Una piccola parte di te
E’ completamente fuori dal mio gusto personale. Inoltre la musica mi dà l’idea di qualcosa di già sentito.
Sì bella l’idea di un tema diverso dal solito amore (si parla di rapporto tra padri e figli), ma diciamo la verità come si può pensare di ascoltare questa canzone più di una volta? (evitare di ascoltarla del tutto può esser un’idea per chi ancora non ha avuto il “piacere” di sentirla).
Insomma eccola lì la prima “canzone da Sanremo” (sappiamo già che neanche Al Bano ci sorprenderà, ma sono quelle certezze delle quali si farebbe volentieri a meno).
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Ma poi ti guardi allo specchio e quel ragazzo davanti ai tuoi occhi… sei tu…”.
VOTO: 5

TRICARICO – Il bosco delle fragole
Canzone dedicata alla moglie, ma non si capisce quanto sia davvero un bel regalo per lei!
Al primo ascolto non è praticamente giudicabile, come sempre per le canzoni che Tricarico porta a Sanremo aggiungerei.
Completamente fuori lui come personaggio e a volte anche lui come cantante: non sempre molto intonato, ma chi se ne frega. Dopotutto c’è tanta gente che fa “bel canto” e nemmeno c’è bisogno che sia così tanta!
Il testo resta nello stile Tricarico (sono cane cane canissimo ne è un esempio).
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Non è che non ti capisca, però, però non ho tempo, domani domani domani chissà?”
VOTO: 7

MARCO CARTA – La forza mia
Beh allora diamogli un’altra canzoncina da fan di Marco Carta, ma per favore!
E mi rifiuto di sentirla alla radio.
Ma l’italiano impararlo meglio no?!
Ovviamente è riuscito a sbagliare anche le parole, ma perché smentirsi a Sanremo!
Ma poi cos’è “il mio gancio in mezzo al cielo”.
Sul canto non mi va di dire molto: non mi piaceva, non mi piace.
Magari Luca Jurman sarà anche contento, io di certo no.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“E’ un bacio ad acqua salata che ancora più sete di te mi da”
VOTO: 5

PATTY PRAVO – E io verrò un giorno là
Un po’ “canzone da Sanremo” è anche questa, ma la musica è bellissima e il testo anche. Il tema è un amore che non può più essere concreto.
Peccato che senza leggere le parole sia difficile capirle in dei passaggi (causa modo di cantare di Patty Pravo).
FRASE SIGNIFICATIVA:
“L’immenso vuoto che hai lasciato, il mio corpo non può colmare, perché l’eterno, è così grande che nulla può contenere dentro me…”
VOTO: 7 ½

MARCO MASINI – L’Italia
Canzone molto valida che sintetizza i tantissimi problemi di un’Italia potenzialmente così bella, ma realmente così rovinata da chi invece dovrebbe salvarla (governo, partiti, giovani).
Il canto di Masini è perfetto per queste parole forti, ma dirette e reali. E’ difficile trovare una sola frase significativa, perché ce ne sono molte a mio parere.
FRASE SIGNIFICATICA:
“Perché è un Paese l’Italia dove tutto finisce così, nelle lacrime a rate che paghiamo in eterno, per le mani bucate dei partiti di turno che hanno dato all’Italia per volare nel cielo d’Europa una misera scopa”.
VOTO: 8 ½

FRANCESCO RENGA – Uomo senza età
Da premiare l’originalità al tema: un omaggio ai tenori con citazione nella musica del “Nessun dorma”.
Una rappresentazione emotiva che fa immaginare un tenore che aspetta dietro al sipario.
Beh la scelta è originale, ma la canzone non è stata costruita poi così bene e non si candida a restare nella storia della musica.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Poi sorridere a chi non lo sa quanto male fa ricordare di noi”.
VOTO: 6 ½

PUPO, PAOLO BELLI, YOUSSOUN N’DOUR – L’opportunità
Potremmo definirla una specie di nuova “Si può dare di più”.
Il messaggio è comunque bellissimo: “vivere l’essere diversi come un’opportunità”.
Bisogna dire però che sul ritornello la musica ricorda un po’ “Che sarà” (proprio per dirla tutta).
Youssou N’Dour apparentemente poco presente nel cantato, risulta essere invece l’elemento fondamentale, il più che mette la canzone su un piano superiore rispetto all’eventuale sola presenza di Pupo e Belli. I suoi interventi, soprattutto quelli che restano di sottofondo quasi a completare la musica, diventano il legante.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Che con un briciolo di sole si uniforma ogni colore”.
VOTO: 8

GEMELLI DIVERSI – Vivi per miracolo
Allora diciamo subito il difetto: si poteva evitare la voce stile Rocco Tanica in Scorie per il ritornello.
Comunque escluso questo va tutto benissimo: testo davvero interessante, con aggiunto un ritmo che coinvolge anche chi non avrebbe troppa volta di ascoltare cos’hanno da dire (insomma quelli con un certo pregiudizio verso di loro).
La canzone convince ed è seria possiamo dire. Non è la prima volta che i Gemelli Diversi trattano temi importanti (vedi Mary), ma secondo me qui si sono superati e la canzone sta proprio su un altro piano in questo Sanremo.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Per ogni nonno come il mio cha ha disertato il duce”.
VOTO: 9

AL BANO CARRISI – L’amore è sempre amore
Ecco questa canzone ce l’ha proprio tutte: è da Sanremo, parla d’amore e la canta Al Bano (peggio di così!).
Bisogna riconoscere che preso da sé il testo ha dei passaggi molto interessanti, però alla fine resta impoverito dal fatto che è “la solita canzone di Al Bano” (con la quale come sempre arriverà tra i primi tre? Speriamo questa volta no). Tanto qualunque cosa canti il risultato all’orecchio sembra sempre il solito. A chi piace sarà contento, forse.
Non è sopportabile come canzone per le persone come me al quale lui non piace (ma siamo davvero così pochi?). Chiaro in questo giudizio il mio gusto personale incide tantissimo, però oggettivamente Al Bano ha fatto di molto meglio.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“L’amore non corrisposto è sempre amore anche se non ha “quando” e non ha “dove” questo vuol dire che il suo spazio è immenso”.
VOTO: 5

AFTERHOURS – Il Paese è reale
Che c’entrino poco con Sanremo si percepisce nell’aria, ma è sempre un passo avanti, perché la musica si evolve e non tutti i gusti musicali sono coperti dalle solite canzoni che il Festival ci propone.
La canzone parte solo voce senza musica. Poi a dirigere c’è il loro tastierista.
Da notare l’orchestra che batte le mani durante l’esibizione, ma sappiamo bene che la canzone come la sentiremo dopo Sanremo risulterà irriconoscibile (se è successo per i Velvet figuriamoci per loro).
Il mesto applauso finale del pubblico la dice lunga sul fatto che molti non abbiano apprezzato.
Non do grossi giudizi, perché non ho la conoscenza adatta a giudicare gli Afterhours (conosco solo un’altra canzone!) e poi sono convinta che sia necessario per lo meno un secondo ascolto. Si può dire però che l’orecchio vuole un po’ la sua parte, per lo meno in questa circostanza (di solito non è che mi formalizzo, anzi!), e il cantante non ha fatto propriamente il suo dovere. Un po’ più preciso sarebbe stato già un passo avanti per “vendere” un po’ di rock a chi non lo ascolta.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Adesso fa qualcosa che serva che è anche per te se il tuo Paese è una merda”.
VOTO: 7

IVA ZANICCHI – Ti voglio senza amore
Si capisce dal titolo di cosa parli la canzone. Iva fa una bella interpretazione, ma sarà un po’ vittima di se stessa, perché non so in quanti apprezzeranno una donna non proprio giovanissima che chiede di fare solo sesso senza amore. Saranno pronti gli italiani a questo?!
Cito la stessa frase che tanto ha sbalordito Benigni: “Fai quello che ti piace, però non finire presto”.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Ho perso troppo tempo a dare agli altri restando sempre vuota dentro … ti voglio senza amore, perché una volta tanto io voglio pensare a me”.
VOTO: 6 ½

NICKY NICOLAI & STEFANO DI BATTISTA – Più sole
Canzone scritta da Stefano di Battista con Jovanotti.
Bene sembrava una buona premessa, invece tanta delusione. Forse era meglio se la cantava Jovanotti, perché le parole con quella musica secondo me non funzionano poi così bene.
C’è un influenza anche sul ritmo di Jovanotti, ma la musica di per sé ha un marcia in più rispetto sia al testo che all’interpretazione.
L’unica nota che mi è piaciuta è la positività.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Un fiore mi racconta di essere disponibile alle cose che nei giorni si succedono, non risparmiare mai, non essere gelosa del profumo che miei petali regalano”.
VOTO: 5 ½

POVIA – Luca era gay
E’ una canzone di Povia cantata da Povia, con la solita musica di Povia.
Dato questo significativo riassunto parliamo di cose più interessanti. Scrive “Luce era gay”, ma non era meglio scegliere qualcos’altro da affiancare ai problemi psicologici, legati alla famiglia, che questo Luca si porta dietro per una parte della sua vita? Dicendo “era gay” e non magari “Luca era insicuro” oppure “Luca credeva di essere incapace di amare” oppure “Luca era un fallito” cambiando proprio storia e lasciando perdere l’omosessualità, non era meglio? Capisco che in realtà si potrebbe aprire un po’ la propria visione delle cose e concedere anche a Povia la libertà di parola (sempre che se la meriti dopo la canzone sui piccioni!). Però se l’è cercata e magari l’ha fatto volutamente. In tanti avranno avuto curiosità di sentire questa canzone che tanto ha fatto arrabbiare l’Arcigay.
Povia, per non tranquillizzare gli animi, ha anche lasciato un cartello alla fine della canzone con scritto “Nessuno in fondo sa com’è fatto un altro”.
La canzone letta come semplice e unica storia di una persona x non è un messaggio contro l’omosessualità. E’ più un: questo Luca era confuso, perché aveva grossi problemi in famiglia soprattutto con il padre, va con un uomo, ma poi trova la persona della sua vita in una donna. Luca insomma non era gay, ovvia. Aveva dei problemi psicologici punto e ha trovato conforto in un altro uomo, innamorandosi però poi di una donna. C’è proprio bisogno di dare un nome a questo?
FRASE SIGNIFICATIVA: “Mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso”.
VOTO: 6

SAL DA VINCI – Non riesco a farti innamorare
Lui canta “Non riesco a farti innamorare” io penso “Non riesco ad ascoltarti cantare”.
Questo genere neomelodico napoletaneggiante non mi interessa, ma riconosco che faccia parte anch’esso della canzone italiana.
Non ci si confonde su chi ha scritto le parole: si sente subito che sono di Giggi (D’Alessio ovviamente).
Insomma personalmente non c’è niente da lodare.
FRASE SIGNIFICATIVA: “Se non riesco a farti più innamorare di me, se devo arrendermi, se devo perderti stasera, porta pure il vuoto via con te”.
VOTO: 4 ½

ALEXIA feat. MARIO LAVEZZI – Biancaneve
La musica sembra già sentita e fa un po’ impressione sia vedere Alexia alta quanto Mario Lavezzi a sedere (ma io ho poco da impressionarmi!) sia pensare a loro due come i protagonisti della canzone.
Il duetto è vocalmente particolare con la pacatezza di lui e la solita energia esplosiva di lei.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Da oggi in poi noi due, noi due teneramente”.
VOTO: 6 ½

Proposte

MALIKA AYANE – Come foglie
Canzone scritta da Giuliano dei Negramaro, sembra appunto un collage di parole già sentite in loro canzoni.
Bella voce e lo sapevo già, ma non ben controllata come avevo sentito in altri live. Un po’ una delusione per me che credevo fosse tutt’altro.
Dopo “Feeling better” questa canzone è un tornare indietro piuttosto che proseguire sulla giusta strada. Mah
FRASE SIGNIFICATIVA:
“D’estate muoio un po’ aspetto che ritorni l’illusione di un’estate che non so…”
VOTO: 6 ½

IRENE – Spiove il sole
Oh ecco la figlia di Zucchero: bene fine dell’entusiasmo, perché non mi piace per niente la canzone.
Ma esattamente che vuol dire “spiove il sole”?
E sono “in down”?
Oh mamma mi devo aggiornare su questo nuovo linguaggio mi sa.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Cieli e sogni sfuocati ormai lasci a me i tuoi timori, mi manchi lo sai”.
VOTO: 6

SIMONA MOLINARI – Egocentrica
Molto carina come canzone, tra l’altro scritta da lei.
E’ orecchiabile e quasi sicuramente la passeranno le radio (a differenza delle altre due sopra che spero finiscano eclissate).
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Con gli applausi della gente che mi ascolta e non mi sente”.
VOTO: 7 ½

FILIPPO PERBELLINI – Cuore senza cuore
Si sente l’influenza di Cocciante (che adoro) ovunque anche nei capelli! (Stupida battuta).
Alcune parti ricordano molto pezzi di Giulietta & Romeo.
Comunque canzone molto bella e cantata da un ragazzo giovane molto bravo.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Cercando nella notte il perché si può amare anche il proprio dolore”
VOTO: 8

SILVIA APRILE – Un desiderio arriverà
Canzone di Pino Daniele, cantata molto bene (ma questo si sapeva già, o almeno io che l’avevo vista ad X-Factor lo sapevo già).
Detto questo la canzone non mi interessa per niente, non mi piace e non mi convince. Peccato.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Noi che cerchiamo la coerenza ad occhi chiusi in una stanza con la certezza che ci passa, vedrai domani passerà”.
VOTO: 6

CHIARA CANZIAN – Prova a dire il mio nome
Non poteva mancare la figlia di un Pooh e stavolta tocca a Red Canzian contribuire alla causa “aiutiamo i nostri figli a lavorare”.
Neanche questa canzone suscita il mio interesse (sarà l’ora tarda?).
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Potrei restare in disparte se solo poi servisse a fare spazio negli occhi tuoi”.
VOTO: 6 ½

KARIMA – Come in ogni ora
Canto stupendo, canzone complessa che in qualche modo impressiona e colpisce.
Però mi sembra sempre al di sotto di quello che mi piacerebbe sentire.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Io e te insieme nella mia mente sempre stretti nella mia mente”.
VOTO: 7

ISKRA – Quasi amore
Si presenta con un leggero coro di non si sa quanti componenti (la corista col coro: curioso!).
Non è da tutti, bisogna ammetterlo, a 62 anni voler fare il passaggio da corista a solista.
La canzone però non mi convince anche se lei è bravissima come interprete. Boh forse nel duetto con Lucio Dalla spunterà la svolta …
FRASE SIGNIFICATIVA: “Ogni notte chiudo gli occhi per guardarmi dentro”.
VOTO: 6 ½

BARBARA GILBO – Che ne sai di me
La canzone sa un po’ troppo di Napoli. (se sapesse un po’ troppo di Firenze sarei più di parte!).
Lei canta in modo un po’ bizzarro?!
Forse ci vuole anche in questo caso più tempo per dargli un senso.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Una vita fatta di scale chi le sale sale sale e non sa scendere …”.
VOTO: 6 ½.

ARISA – Sincerità
Personaggio stupendo e timidino.
Voce molto carina così come la canzone semplice, simpatica e orecchiabile (che aiuta sempre).
Qualcosa di allegro finalmente e fuori dal rigore di tante altre canzoni.
FRASE SIGNIFICATIVA:
“Parlando di tutto e di tutti facciamo duemila progetti”.
VOTO: 8.

Sono giudizi un po' così, dati per passare la serata con più partecipazione! Infatti li ho scritti direttamente mentre sentivo le canzoni!

A titolo informativo per adesso esclusi dalla gara sono:
Afterhours
Tricarico
Iva Zanicchi
Al Bano
Sal Da Vinci
Nicky Nicolai & Stefano Di Battista

Ciao ciao
Marty


venerdì 2 gennaio 2009

Prima o poi ti scrivo

Parlo con te pagina bianca che mi stai fissando da ore senza un segnale, una comunicazione concreta.



Sento che ho qualcosa da darti, non so se parole o immagini, ma sento che ci sono, solo non so dove.



Sicuramente non su di te, sei ancora lì, bianca ed intonsa e ti odio.



Adesso ti odio con tutto me stesso perchè mi stai facendo soffrire.



Mi sento esplodere ma non esce niente.



Vaffanculo.


...