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mercoledì 27 febbraio 2008

Sanremo 2008 (giorno 2)


Sanremo 2008

Continua l’esperimento di votazione estemporanea dei brani di Sanremo (estemporanea perché anche se il post lo pubblico il giorno dopo i commenti li faccio appena hanno finito via via di esibirsi). Questa volta mi sono accorta di aver trascurato spesso una valutazione del complesso della canzone testo + musica ed aver dato più un giudizio su parole, stile e interpretazione. Considerato che non mi va di ritornare indietro e cambiare i voti a fine serata li lascio così come mi sono venuti spontanei. Se riuscirò a vedere anche altre serate successive ci saranno dei cambiamenti su alcuni voti!

Mario Venuti – A ferro e fuoco (Big)
Non è che si cominci al massimo. Mario Venuti ha uno stile personale e riconoscibile, ma non mi entusiasma. La canzone parla d’amore.. che novità. Sicuramente alla radio la passeranno per un po’.
Voto: 5,5
Frase: “Ti stupiresti di trovarti all’improvviso in vetta a un’emozione sconosciuta al cuore”.

Amedeo Minghi – Cammina cammina (Big)
Sembra una canzone che va di fretta visto che le parole si susseguono quasi incomprensibilmente nelle strofe. Non è poi malissimo. Sta comunque troppo nel solito di Sanremo.
Voto: 6
Frase: “Se potessi indovinare il tuo dolore non soffriresti mai”.

La scelta – Il nostro tempo (Giovani)
Ritmo tribale, sonorità etniche. Il testo ha delle frasi molto interessanti. Da premiare l’originalità de La scelta (era una sorta di battuta). Approvati.
Voto: 7
Frase: “Ho scelto il mondo per confine e non sarò mai clandestino”.

Giò di Tonno & Lola Ponce – Colpo di fulmine (Big)
L’unico duetto in gara appartiene ormai al teatro. La canzone di Gianna Nannini si presenta come un dialogo lui, lei, insieme. Le parole sono quelle di Gianna e si sente bene in alcuni punti. Non mi entusiasmano purtroppo le loro voci. Anche qui si premia l’originalità. E poi c’è Gianna dietro (io me la sono immaginata cantata da lei)!
Voto: 7
Frase: “perdutamente mia così impaziente e viva un raggio della luna caduto su di me”.

Sonohra – L’amore (Giovani)
Altro duetto ma questa volta di Giovani fratelli. Discutibile innanzitutto il look. Passando oltre le apparenze non si trova nella canzone tanto di passabile. Il testo sembra anche avere dei punti che tornano poco. Non stiamo qui a fare i minuziosi però. Ma dico con tranquillità che non mi è piaciuta. Nota di merito alla voce del biondino che fa dei controcanti davvero apprezzabili.
Voto: 5
Frase: “sono solo anch’io, come vivi tu, cerco come te l’amore”.

Cammina nel sole – Gianluca Grignani (Big)
Canzone molto interessante. Musica apprezzabile davvero con momento rock compreso. E poi cammina nel sole è già un’immagine bella. E’ nel suo stile proprio. Mi è piaciuta.
Voto: 8
Frase: “sotto le costellazioni siamo anime a milioni che a pensarci c’è da perdersi tutti con la propria storia un graffio dentro alla memoria”.

Jacopo Troiani – Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene (Giovani)
Titolo lunghissimo voce adulta, ma in realtà è un ragazzino. Davvero una bella voce e anche capace di interpretare anche meglio di altri che cantano ormai da abbastanza tempo e ancora non hanno capito che ci si aspetta che migliorino.
Voto: 7
Frase: “Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene oggi più che mai davanti a un mondo pieno di promesse perdute rispettate mai”.

Mietta – Baciami adesso (Big)
Non mi aspettavo che Mietta fosse brava. Non me la ricordavo così. Forse non l’ho mai ascoltata bene, ma ora devo farlo altrimenti come giudico? La canzone così così. Lei davvero non mi è dispiaciuta.
Voto: 6,5
Frase: “come in pieno giorno in pieno viso come in piena notte che dormivo come a tradimento se di spalle sulla schiena ti sentivo”.

Rosario Morisco – Signorsì (Giovani)
Non credo di poter apprezzare una canzone scritta da un militare che parla di guerra. Non è che nel complesso abbia qualcosa di meno di altre canzoni sulla guerra, ma il punto di vista, che è la particolarità ,a me non convince.
Voto: 5,5
Frase: “Signorsì Sissignore, io sto tornando e non so come andrà a finire”.

Loredana Bertè – Musica e parole (Big)
Unica inimitabile. I problemi ci sono, si vedono, sono palesi. Personalmente io gli perdono tutto. E’ pazza? E se anche fosse così non c’è problema. Tante star fanno i capricci e sono fuori di testa. Canzone strana davvero e difficile da capire. Musica interessante e inizio e conclusione d’effetto.
Voto: 7
Frase: “tu sai che l’arrivo imprevisto di un povero cristo non ci salverà”.

Little Tony – Non finisce qui (Big)
Tanta tenerezza accompagna questa canzone autobiografica. Parla di continuare anche dopo un “incidente di percorso di salute” a lui capitato. Non finisce qui si è detto e ci tiene a dire a tutti. E a me suscita una grande tenerezza davvero. Ciliegina la figlia tra i suoi coristi e citata nel testo.
Voto: 7
Frase: “scambiare musica col cuore e con la mente”.

Ariel – Ribelle (Giovani)
Non è che mi ispiri molta fiducia questa canzone. Non mi colpisce e visto che stasera non ci sono mai canzoni alternative alle solite mi annoia anche un po’. Va beh. Lei è brava, ma non mi ha convinto.
Voto: 6
Frase: “non è un gioco entrare nel mio cielo”.

Tiromancino – Il rubacuori (Big)
Al contrario di quello che sembra dal titolo il tema della canzone non è di certo l’amore (e anche basta parlare solo d’amore, no?!). Si parla di un tema serio, quello del licenziamento. Dal punto di vista di chi licenzia e che è “disegnato” così come purtroppo spesso è. Il licenziamento è quello da un’azienda che viene prima di tutto, prima di tutti. Chi sta in vetta si scorda di cosa vuol dire non starci. Chi sta in alto in azienda spesso non vede oltre all’interesse e al guadagno. Non capisce le conseguenze o se le capisce le ignora. La musica proprio non mi è piaciuta e questo va detto.
Voto: 8
Frase: “ l’azienda non si tocca, l’azienda è al primo posto e chi non fa più parte è come fosse morto”.

Finley – Ricordi (Big)
Un testo che prevede un’impressionante ripetizione della parola ricordi. Per far capire meglio il titolo credo io. Mah mi è piaciuto quasi di più Little Tony, nel senso che da lui sapevo che genere aspettarmi, ma che i Finley facciano una lagna del genere proprio non mi sembra accettabile. Che noia.. Ma perché non portare qualcosa di più movimentato?! Ci si addormenta ad ascoltarvi. Già non mi piacevano le loro canzoni precedenti.. questa poi..
Voto: 5,5
Frase: “ma non svaniranno mai resteranno sempre i tuoi ricordi”.

Francesco Rapetti – Come un’amante (Giovani)
Bene rieccoci con le raccomandazioni. Basta dire figlio di Mogol. Però a differenza del figlio Pooh lui non canta male. La musica è carina ed orecchiabile. Il tema lo si capisce dal titolo. Il testo sì può passare. Tranne il paragone ad un guscio di noce che non si può proprio sentire.
Voto: 6,5
Frase: “non è un pregio agire come agisci tu”.

Sergio Cammariere – L’amore non si spiega (Big)
Si parla d’amore, ma se ne parla per bene. Mi piace il testo. La musica è stata la migliore tra tutte quelle sentite. Va oltre e supera in qualità.
Voto: 8
Frase: “l’amore non si spiega fa girare il mondo e poi se non c’è diventa tutto inutile non puoi farne a meno mai nemmeno quando poi sarà solo silenzio e freddo tra di noi”.

Valeria Vaglio – Ore ed ore (Giovani)
Si parla di amore di una donna per una donna. Si parla di nuovo di temi che questo Sanremo permette di esporre e di dargli lo spazio che meritano. Superati i pregiudizi e i tradizionalismi (questi solo in parte). Canzone interessante. Interprete molto, ma molto brava. Intensa interpretazione. Mette forza e sentimento in parole anche appena sussurrate. E sottolineo che è una cantautrice.
Voto: 7,5
Frase: “tradire è una follia io non ne avevo idea ma le scuse son parole che offendono l’amore e non possono spiegare e intanto il vento fa rumore tra i fori delle mie catene”.

Alla serata successiva passano i Giovani: La scelta, Ariel, Jacopo Troiani e Sonohra. Ho parlato tanto di pregiudizi superati che alla fine sono stata smentita. L’unica canzone che veramente meritava di passare è stata esclusa senza motivo. Eppure si parlava d’amore come in tutte le altre canzoni.

martedì 26 febbraio 2008

Sanremo 2008



Esperimento dell'ultimo momento e un modo per far passare la serata molto velocemente e senza annoiarsi. Calanti i commenti sul finire della serata, perchè anche se totalemtente impegnata a scrivere e leggere testi di canzoni il sonno si è fatto sentire lo stesso.

Paolo Meneguzzi – Grande (Big)
Sorvolando sull’esibizione come sempre neanche vicina alla sufficienza, anche la canzone non mi ha né colpita né credo mi colpirà al secondo ascolto. Meglio non infierire.
Voto: 5
Frase: “e lo trattengo a stento l’amore che ho per te”

L’Aura – Basta! (Big)
Lei canta in un modo tutto suo che personalmente non mi piace. Però bisogna riconoscerle una certa originalità e personalità nel cantare. Anche questa canzone non mi ha colpita, sarà anche perché parto prevenuta. Il tema è pacifista di posizione contro la guerra.
Voto: 6,5
Frase: “ C’è qualcuno là che vivere saprà con la testa”.

Milagro – Domani (Giovani)
Ecco sì loro mi sono piaciuti decisamente di più. Tanto per cominciare hanno fatto un’esibizione lineare senza mille imprecisioni come qualcun altro che ha già cantato. La canzone ha un testo carino e anche la musica è carina. Solo che non ha quel qualcosa in più e non posso dire fino in fondo che mi sia piaciuta.
Voto: 7
Frase: “mi chiedi se ho avuto abbastanza per ciò che ho strappato a fatica passando da un sogno alla vita”.

Toto Cutugno – Un falco chiuso in gabbia (Big)
Noioso e banale può bastare? Non mi piace proprio Toto Cutugno e non riesco a farmelo piacere. Canzone noiosa e banale.
Voto: 4,5
Frase: “e nel silenzio muoio dentro ti sto perdendo e sale il mio tormento”.

Frankie Hi-Nrg Mc – Rivoluzione (Big)
Dopo le solite canzoni senza grossi temi e sempre uguali tra sé arriva la canzone diversa. Lui è un grande che già ai tempi di Quelli che ben pensano mi piaceva molto. La musica è quella giusta e il testo è concreto come sempre. Si parla di realtà.
Voto: 8,5
Frase: “qui si fa la rivoluzione senza alcuna distinzione, sesso, razza o religione: tutti pronti per l’azione”.

Andrea Bonomo – Anna (Giovani)
Ok volevo scriverne di tutti i colori visto che la canzone così ad orecchio non mi sembrava niente di che e la musica è palesemente copiata dall’ultimo singolo di Skin. Però, ed ecco la svolta, questa canzone è molto dolce visto che il soggetto è la sua mamma e credo che faccia piacere ad una mamma sentirsi dire delle frasi così che se rivolte a qualcuno di speciale si spogliano un po’ della loro banalità.
Voto: 6
Frase: “e non serve vincere, il tempo serve a vivere, vivere”

Fabrizio Moro – Eppure mi hai cambiato la vita (Big)
Non è una brutta canzone ed è più originale di altre che trattano lo stesso argomento: un amore finito. Niente a che vedere con l’anno scorso quando si era capito da subito che avrebbe vinto.
Voto: 7
Frase: “ immaginare è l’unica certezza che ho”.

Frank Head – Para parà ra rara
Bellissimo troppo forti! Canzone divertente e che non poteva che diventare la mia preferita, almeno per adesso. Il testo dice cose forti, ma forti sul serio e nessuno se ne accorge mi sa preso com’è dalla musica orecchiabile.
Voto: 9
Frase: “ti specchi nello specchio con un sorriso da scarabocchio”.

Anna Tatangelo – Il mio amico (Big)
Non si sente proprio che musica e testo sono di Gigi D’Alessio.. no mica.. sembra di sentire lui al femminile. Comunque devo riconoscere che il testo è valido. Il tema della discriminazione verso gli omosessuali è importante da affrontare e da superare. Ed è giusto sfruttare Sanremo per dire quello che c’è da dire e per farne parlare. E’ bene che qualcuno si vergogni un po’ anche solo di pensare che gay equivalga ad anormale.
Voto: 8
Frase: “ a chi dice che non sei normale tu non piangere su quello che non sei”.

Michele Zarrillo – L’ultimo film insieme (Big)
Non ho messo molta attenzione nell’ascoltare Michele Zarrillo. Mi è stato suggerito di notare che si sentivano nella musica più echi di Gino Paoli che altro. E il solito pallosetto stile di Zarrillo.
Voto: 5
Frase:” resta con me tanto oramai non ho paura di perdermi”.

Melody Fall – Ascoltami (Giovani)
Avranno anche fatto un mini-tour a Tokio, ma bisogna dire che dal vivo il cantante non è molto intonato. Sarà stata l’emozione e il fatto che dopotutto sono giovani, ma l’esecuzione è stata un po’ tremolante. Come per molte altre canzoni il giudizio non è positivo. Non mi piacciono insomma.
Voto: 5
Frase: “chiari e scuri nella stanza i colori mi hai portato via per dipingere da sola quel ritratto della tua follia”.

Eugenio Bennato – Grande sud (Big)
Canzone multietnica che parla napoletano, lingua malgascia del Madagascar, swahili del Mozambico e arabo. Si parla di Sud e di emigrazione dal Sud. Non solo Sud dell’Italia, ma Sud del mondo. Il ritmo è quello della taranta. Originale. Mi dispiace che alcune parti siano comprensibili solo con il testo tradotto.
Voto: 7,5
Frase: “c’è una musica in quel sole che negli occhi ancora brucia nell’orgoglio dei braccianti figli della Magna Grecia”.

Daniele Battaglia – Voce nel vento (Giovani)
Visto che il sonno comincia a farsi sentire una canzone di questo tipo proprio non la posso concepire. Ora va bene tutto, ma qui si tratta di raccomandazione. Un altro figlio di Pooh come ha ben detto Marco (Pooh da intendersi Poo). Noiosissimo e anche un po’ stonato.
Voto: 5
Frase: “c’è un silenzio fragile sintomo di esistere”

Max Gazzè – Il solito sesso (Big)
Questa sì mi piaciuta. Una canzone costruita su una telefonata dove però è solo una persona a parlare. Niente di banale, anzi tutto molto piacevole e anche simpatico. E sprazzi poetici qua e là.
Voto: 8
Frase: “chiuderò la curva dell’arcobaleno per immaginarlo come la tua corona, e con la riga dell’orizzonte in cielo ci farò un bracciale di regina”.

Valerio Sanzotta – Novecento (Giovani)
Canzone interessante, ricca di storia. E’ una canzone diversa dalla solite anche questa (sembra ci sia un certo equilibrio tra le canzoni impegnate e quelle banali quest’anno!). Lui ricorda un po’ Bob Dylan con ispirazione anche degregoriana.
Voto: 8
Frase: “Adesso ho giorni buoni e una vita dignitosa ma mi piego a una coscienza silenziosa al futuro porto in dote la memoria nel cuore rugge l’urlo della storia”.

Giua – Tanto non vengo (Giovani)
Canzone carina. Ricorda molto Tori Amos e il risultato di stile è apprezzabile. Testo originale. Molto brava.
Voto: 7,5
Frase: “Aspettami, che io non vengo tu inizia andare e dopo ti raggiungo”.

Tricarico – Vita tranquilla (Big)
Non si può dire che non sia originale. Non sapeva neanche da che parte uscire e si è beccato anche dello stordito da Pippo (da che pulpito). Comunque la canzone è troppo da sopportare a quest’ora, ma penso anche ad altre ore. Tricarico ci regala sempre delle perle di depressione acuta. Anche se il testo non parla di niente di deprimente anzi parla dell’amore come l’unica cosa che può appagare una continua ricerca della felicità. Ma lui riesce comunque a esprimere un senso di depressione.
Voto: 6,5
Frase: “ l’ultima illusione non è svanita io libero sempre”.

La prima serata si è conclusa con il passaggio alla fase successiva di quattro dei giovani (glia altri per mia fortuna a casa!): Milagro, Frank Head,Valerio Sanzotta e Giua.

Dreamgirls



Titolo: Dreamgirls
Anno: 2006
Attori principali: Jamie Foxx (Curtis), Beyoncé Knowles (Deena), Jennifer Hudson (Effie), Eddie Murphy (Jimmy).

Dreamgirls appartiene al genere film musical. Come in tutti i casi di musical se non ti prende ti cominciano pian piano ad annoiare tutti i momenti cantati, smetti di leggere i sottotitoli e in sostanza smetti di seguire e di prendere sul serio il film. Con Chicago, tra l’altro senza sottotitoli, questo è stato il risultato. Dreamgirls invece ha catturato la mia attenzione. La storia c’è e quindi non si fa fatica a guardare il film fino alla fine. E poi le canzoni sono piacevoli. I protagonisti si esprimono attraverso la musica. Jennifer Hudson ha una voce stupenda che mi ha fatto venire brividi su brividi lungo la schiena. Energia, voce piena, sfumature e interpretazione intensa: lei ci ha messo tutto questo. Così si è presa anche un Oscar. Eddie Murphy è in una parte insolita, rispetto a quelle di poco spessore che di solito interpreta, e canta molto bene.
Ci viene mostrato come tra bravura e successo raggiunto non sempre ci sia linearità di connessione. Chi è il massimo spesso deve attraversare ostacoli su ostacoli, cadere, rialzarsi e trovare la forza di non abbandonare un cammino che alla fine, sappiamo tutti, non dà mai un risultato sicuro. Il successo è più facile da raggiungere quando si è carine e non troppo al di sopra degli schemi. Il pubblico viene spesso considerato troppo stupido per evolvere i suoi gusti da un livello basso ad uno medio alto. Non viene educato da nessuno anzi è conveniente che resti ignorante per poterlo convincere che certa musica è quella giusta. Ora Beyoncé non canta come Jennifer Hudson, ma non è neanche da considerare tra le cantanti che non meritano il successo che hanno. Certo la Hudson nel film è superiore.
Viene raccontato come il successo distrugga, come si incontrino persone che giocano molto sporco e come si perda facilmente se stessi toccando il fondo. L’errore sta nel fare del successo linfa vitale.

Voto: 8

lunedì 25 febbraio 2008

In due per la vittoria


In due per la vittoria (The Cutting Edge: Going for the Gold)
2006
Regia: Sean McNamara

Non è altro che una commedia come molte, magari anche più carina di molte, molto americana, che non delude le aspettative che propone. Una differenza: il pattinaggio su ghiaccio. Questo sport fa da sfondo al film, e poichè mi piace assai anche questo film non mi è dispiaciuto.

Voto (come film di categoria) 8
Voto (come film e basta) 5

martedì 19 febbraio 2008

La famiglia omicidi





Titolo: La famiglia omicidi (keeping mum)
Anno: 2005
Interpreti principali: Rowan Atkinson (Walter Goodfellow), Kristin Scott Thomas (Gloria Goodfellow), Maggie Smith (Grazia Hawkins), Patrick Swayze (Lance).

Un titolo così già fa intuire che il film prevede, detto in modo carino, qualche perdita. Ma per essere sicuri che lo spettatore sappia che ci saranno sul serio degli omicidi si comincia con uno già avvenuto. Una donna su un treno porta con sé un enorme baule. Sotto al baule lentamente si forma una pozza di sangue. Beh che dire dentro c’è sicuramente un cadavere ( o più d’uno chi lo sa?!). E poi si fa volare il tempo e ci viene presentata una strana famiglia dove Rowan Atkinson (alias Mr. Bean) fa il vicario di un piccolo paesino, la moglie si sente poco apprezzata, tenta la strada di farsi l’amante e sceglie il suo insegnante di golf Patrick Swayze (Dirty Dancing), la figlia cambia ragazzo ogni giorno e il figlio subisce la sottomissione dei bulli della scuola. Poi arriva lei, invecchiata, ma sempre con il suo enorme baule. E’ Grazia la nuova governante interpretata da Maggie Smith (alias Professoressa McGranitt) che porta la pace in famiglia con modalità forse non troppo usuali e moralmente poco accettabili. Una sorta de “il fine giustifica i mezzi” insomma. E i risultati alla fine ci sono. Il cambiamento positivo è raggiunto a tal punto da portare il vicario, chiaramente ignaro del come tale fine sia stato raggiunto, a pensare che in realtà lei sia una grazia divina per la sua famiglia. (chiaro il gioco di parole sul nome della donna). Humor inglese chiaramente, ma dicendo la verità il film fa ridere sul serio. Straordinarie la pacifiche espressioni e i sorrisi soddisfatti dopo aver completato una delle sue “missioni” per portare serenità alla famiglia. Unica pecca il povero canino.

Voto: 7

venerdì 15 febbraio 2008

Flusso di coscienza

Si vive senza certezze e spesso si ha la sensazione di averle. Si cerca l'ispirazione che puntualmente non arriva o arriva quando non si può far altro che perdere il prodotto appena creato, perchè la mente dimentica. Si dimenticano cose di poco conto, ma si conserva i dolori forti. Mi chiedo se conservare un po' più di sciocchezze e dimenticare una parte di dolore non possa fare bene al corpo, ma di certo comprendo che non può far bene all'anima. Si cerca autonomia, ma si ha bisogno immensamente degli altri. Ci si dichiara contro, ma inevitabilmente spesso si è costretti a tornare sui propri passi. Si è per forza incoerenti, perchè non ci si può sempre controllare e quando parliamo riusciamo a negare anche i propri pensieri, se lo facciamo solo per il gusto di parlare. E a volte il gusto di parlare è più veloce del freno dell'intelligenza del silenzio. Si commettono errori, ma si dice sia umano. Ci si dispera e si ride anche a distanza di pochi minuti e si demarca così un confine tra la tristezza e la felicità talmente sottile da scavalcarsi con un passo. Ci poniamo come se si sapesse abbastanza, quando pensadoci bene c'è talmente tanto da sapere che la conoscenza non può appartenerci. Ci facciamo forza con la consapevolezza di essere deboli.

La morte ti fa bella

Premessa: quanto segue non ha la pretesa di essere una scheda, un resoconto, una descrizione, un saggio o niente di attendibile in senso cinema- tografico, solo conside- razioni e opinioni.



Film: La morte ti fa bella (Death becomes her)
Anno: 1992
Interpreti principali: Meryl Streep (Madeleine Ashton), Goldie Hawn (Helen Sharp), Bruce Willis (Ernest Menville), con la partecipazione di Isabella Rossellini (Lisle Von Rhoman).

Era nella lista dei "da vedere" insieme ad una miriade di inaspettati. E' capitato ed allora inauguriamo la nuova rubrica "ultimo film visto", una rubrica che si caratterizzerà nel corso del suo svolgimento.

Vedere questo film a distanza di 15 anni dalla sua realizzazione sicuramente fornisce spunti diversi rispetto a quelli dello spettatore contemporaneo: abiti, mezzi, acconciature, sono diversi, ma la validità dell'opera rimane.
Il senso di grottesco che si percepisce quando Mad si rialza (goffamente) dopo essersi vistosamente rotta l'osso del collo cadendo dalle scale (altra scena che nella drammaticità suscita del riso per la regia con cui è articolata: la caduta è quasi infinita, a camera ferma si vede passare la tapina con dettaglio sul suo collo che si piega, ecc...) e si ritrova a parlare con il marito con la testa girata verso il sedere è uno degli elementi caratteristici del film.
Un senso di alienazione profonda colpisce certi personaggi quando si trovano a fare i conti con situazioni inspiegabili e innaturali: Ernest, seppur sconvolto rimane quasi impassibile e vive l'avvenimento come un presagio divino, mentre il dottore del pronto soccorso (interpretato da Sydney Pollack) muore di infarto appena abbandonata la sala visite.
Ultima nota di grottesco si percepisce al termine del film, quando viene rivelato una profonda realtà morale, che potrebbe essere spacciata come la morale del film (che invece non ha assolutamente pretese in tal senso), e le due decrepite amiche hanno un moto di riso che rompe il silenzio in chiesa.

Voto: 8 (la valutazione è assolutamente personale ed esprime pareri assolutamente personali e non necessariamente condivisibili)

domenica 10 febbraio 2008

Oltre il dolore

La sofferenza ed il dolore rendono le persone se possibile più belle, affascinanti.
Gli occhi di colui che soffre contengono un abisso spesso così profondo da perdersi ed anche la persona più timida e riservata apre agli altri il mondo infinito che nasconde dentro di sè.
Non servono parole, solo uno sguardo, ed il tempo infinito dura un istante eterno.
Chi non ha mai provato vero dolore non capirà mai tale bellezza, non riuscirà a scorgere nelle lacrime di chi si sente trascinato dall'oblio della disparazione cristalli puri di una dimensione angosciante e bellissima che plasma, con una lacerante esplosione, un essere umano in una essenza superiore.

martedì 5 febbraio 2008

Corrotto dal caffè corretto

Inebriante sensazione di beatitudine che si prova la mattina miscelando la miscela marrone con un distinto distillato deciso e forte...

Il resto della giornata conta poco.

lunedì 4 febbraio 2008

Ouverture

I pensieri sono silenziosi...
Possono udirli solo coloro che li formulano.

Da ora in poi altri potranno udire i nostri.

Forse la natura ed il carattere di alcune congetture potranno spiazzare il lettore incauto, ma, una volta allenato l'orecchio, non sarà difficile sintonizzarsi sulle nostre frequenze di espressione.

Benvenuti e... buon lavoro a noi.