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venerdì 15 febbraio 2008

Flusso di coscienza

Si vive senza certezze e spesso si ha la sensazione di averle. Si cerca l'ispirazione che puntualmente non arriva o arriva quando non si può far altro che perdere il prodotto appena creato, perchè la mente dimentica. Si dimenticano cose di poco conto, ma si conserva i dolori forti. Mi chiedo se conservare un po' più di sciocchezze e dimenticare una parte di dolore non possa fare bene al corpo, ma di certo comprendo che non può far bene all'anima. Si cerca autonomia, ma si ha bisogno immensamente degli altri. Ci si dichiara contro, ma inevitabilmente spesso si è costretti a tornare sui propri passi. Si è per forza incoerenti, perchè non ci si può sempre controllare e quando parliamo riusciamo a negare anche i propri pensieri, se lo facciamo solo per il gusto di parlare. E a volte il gusto di parlare è più veloce del freno dell'intelligenza del silenzio. Si commettono errori, ma si dice sia umano. Ci si dispera e si ride anche a distanza di pochi minuti e si demarca così un confine tra la tristezza e la felicità talmente sottile da scavalcarsi con un passo. Ci poniamo come se si sapesse abbastanza, quando pensadoci bene c'è talmente tanto da sapere che la conoscenza non può appartenerci. Ci facciamo forza con la consapevolezza di essere deboli.

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